venerdì 21 novembre 2014

Le fasi dei malanni stagionali

Con il mio primissimo post voglio condividere un tasto dolente nella vita di ogni Mamma: i malanni, stagionali e non dei nostri figli. Che praticamente equivalgono per le Mamme ad un periodo di quasi completa clausura, in cui ti dimentichi com'è fatta la luce del giorno, la notte vieni svegliata circa un centinaio di volte da un colpo di tosse/lamento, ad ognuno dei quali ti alzi e tocchi la fronte del figliolo cercando di azzeccare la sua temperatura corporea come se stessi partecipando ad un quiz. Ecco io ho passato un mese fa questi felicissimi momenti, quando mia figlia ha preso la bronchite. Due settimane. Due settimane in casa tutto il giorno con una bambina di quasi quattro anni. Giorni in cui lo stress che precedeva la laurea mi sembrava in confronto una passeggiata di salute.
Che poi durante la clausura per malattia si possono sperimentare diverse fasi accompagnate tutte da una generosa dose di stress fisico e/o psicologico :

- Prima fase: comparsa dei sintomi, solitamente moccio, tosse, raffreddore generale. Inizi a pregare che finisca così e non si aggravi... tiri fuori l'apparecchietto per l'aerosol e cominci il tormento dei lavaggi nasali... niente, il catarro aumenta, compare la febbre e inizia a crescere l'ansia (stress psicologico dato dall'incertezza: cosa starà covando??). A questo punto scatta la chiamata alla pediatra. Visita in orari improbabili, responso: bronchite (alzi gli occhi al cielo e trattieni un porc....). A casa, antibiotico, aerosol, e tanto ammmmore.

- Seconda fase: sai cos'ha, ma ti dispiace vederla così abbattuta. Ripercorri mentalmente i giorni precedenti  per capire se hai fatto tutto bene o  se, per caso, hai fatto qualcosa che abbia permesso a quella brutta bronchite cattiva di impadronirsi di tua figlia e, combattuta tra dispiacere e un velato senso di colpa (non manca mai nella vita di una Mamma), non riesci neanche a goderti il fatto che durante il giorno non sia particolarmente impegnativa... vuole solo stare sul divano, con la copertina e guardare i cartoni.
Il problema è la notte: non dorme bene, ti chiama ogni ora, dormi mezz'ora nel suo letto mezz'ora nel tuo... sembri un fantasma che si aggira per casa e la mattina assomigli più ad uno zombie che ad una persona.

Una bella (o almeno così credi) mattina ti rendi conto che è iniziata la vostra
- Terza fase: vedi chiaramente che la piccolina sta meglio, sei molto contenta e inconsciamente ti rilassi, pensi che il peggio sia passato. Niente di più sbagliato. Adesso sta meglio certo, ma durante il giorno vuole giocare. Sempre. A milioni di giochi.  I cartoni hanno perso il loro effetto ipnotico, quindi vuole aiutarti in qualsiasi cosa tu debba fare, ti parla incessantemente, ti rivolge mille domande a cui devi dare risposte precise, non puoi improvvisare o far finta di ascoltare. Non si può barare. Diventa un'impresa anche sentire i tuoi pensieri, e tutto questo con tot notti di sonno precario alle spalle. Lei invece è lucidissima, perchè se dorme male di notte, dorme di giorno, lei.
Se sta meglio, pensi, almeno dormirà bene di notte! Certo, peccato che essendo riposatissima, si addormenterà a notte fonda. Tu cerchi di metterla a letto alle dieci, ma gli unici risultati che ottieni sono: leggere millemila libri di storielle, anche quelli che non voleva mai sentire, conoscere tutto quello che fa a scuola, per cui tu le rivolgi domande ogni giorno che cadono puntualmente nel vuoto, fare dei microsonni, mentre lei continua a parlarti a cantare e a saltare nel letto più sveglia che mai. Finchè dopo l'ennesimo microsonno di due minuti vedi che è mezzanotte/l'una, urlando (a bassa voce per non disturbare i vicini, non tuo marito che dorme beatamente da due ore...) le dici che è ora di coricarsi e basta!
 Finalmente si mette sotto le coperte e inizia a rilassarsi. Ti fa un'altra decina di domande a bassa voce, a cinque rispondi con un mugugno e...si addormenta! Anzi, vi addormentate, salvo poi svegliarti tutta accartocciata due ore dopo e trasferirti nel letto che ti spetta, dare una spinta a tuo marito che russa come un treno e finalmente dormire tranquillamente per le ore che ti sono concesse! Forse.
Ah dimenticavo...durante gli ultimi giorni di malattia della figlia, quando intravedi un barlume di luce in fondo al tunnel.. ecco, quello è il momento in cui inizi a sentire tuo marito che tossisce e tira su con il naso...trattieni le imprecazioni, gli chiedi come sta e quando ti risponde: 'eh insomma....' sai che ripiomberai nel buco nero, da cui uscirai dopo esserti presa anche tu la tua dose di virus, ovviamente.

Benvenuti nel mio mondo

So che il web ha bisogno di un blog di una Mamma, tanto quanto ha bisogno di nuovi blog di cucina... ma si sa anche, che in fondo in fondo c'è spazio per tutti e che tutte le Mamme hanno qualcosa da dire..o no? Quindi ho deciso di creare anche io il mio piccolo mondo on line in cui scrivo pezzetti della mia vita e li condivido con altre mamme a non, come in una grande comunità in cui si possono confrontare e scoprire e far conoscere nuovi e vecchi punti di vista su qualsiasi cosa faccia parte della vita di una donna-mamma. A proposito, io mi chiamo Carla, ho 33 anni e una figlia di quasi 4 anni, faccio la Mamma a tempo pieno e quando mi è concesso cerco anche di ricordami di essere una donna e una moglie per il mio marito di fatto! Perchè prima di avere un figlio sei una donna (women) subito dopo diventi una mamma (mommy) e con il tempo cerchi di essere entrambe. Queste sono le mie personali peripezie per cercare di essere tutti i giorni una Wommy (women-mommy). Benvenuti nel mio mondo.